Brodo nero


L'antica città di Sparta, nota fra l'altro per la spietatezza dei suoi costumi e la rigidità della sua educazione di tipo militare, non era da meno in ambito culinario. Il piatto più famoso (ma meglio sarebbe dire, famigerato) era il cosiddetto "brodo nero" (μέλας ζωμός).
Ricetta (per i più temerari): spezzatino di maiale a tocchetti, comprese le frattaglie, messo a mollo nel "sanguinaccio", ossia nel sangue dello stesso maiale, che bollito, assumeva quella tipica colorazione scura, nera appunto. Il tutto poteva poi essere condito con spezie o verdure.
Il piatto era considerato immangiabile dai non spartani, per non dire vomitevole, a causa della sua puzza e del suo sapore aspro.
Durante le numerose guerre fra Atene e Sparta, servire a tavola una zuppa di brodo nero era un utile stratagemma atto a rivelare le spie non spartane, che regolarmente vomitavano al solo assaggiarlo (e chissà che brutta fine facevano poi).

APPROFONDIMENTI: Sergio Valzania, "Brodo nero. Educazione spartana", Milano, Jouvence 2016.

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