ÉMILE ZOLA, PREFAZIONE A "LA FORTUNA DEI ROUGON"

Nel primo romanzo del “ciclo dei Rougon-Macquart”, La fortuna dei Rougon, Zola illustra in una prefazione gli elementi principali che caratterizzano la sua poetica naturalistica, che dovranno sovrintendere a tutti i romanzi del ciclo. 

In base alla legge scientifica dell’ereditarietà, rigidamente deterministica, i vari membri di una famiglia hanno tutti delle medesime tendenze caratteriali in quanto condizionati da «un’originaria lesione organica» comune: ciò stabilisce, con «certezza matematica», una relazione stabile fra tutti i membri della famiglia. La legge dell’ereditarietà (race) si combina poi con l’influenza dell’ambiente sociale (milieu) e del momento storico (moment) in cui i singoli personaggi vivono. Zola quindi, da scrittore-scienziato, utilizzando gli studi delle ricerche della biologia e della medicina sperimentale, riduce il carattere umano alla fisiologia: il romanzo naturalista si tradurrà quindi un una «storia naturale e sociale» di una famiglia: sociale, perché basata sulle leggi della biologia, in particolare quelle della trasmissione ereditaria dei caratteri; sociale perché, come uno studio sociologico, tende a fornire un’interpretazione scientifica della società umana, in un’epoca specifica quale il Secondo Impero di Napoleone III, nei confronti del quale Zola – da convinto democratico – dà un giudizio fortemente critico. 

qui la versione in italiano de la "Prefazione a La fortuna dei Rougon" (con note)

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