M. I. Finley, Il mondo di Odisseo (Bari-Roma, Laterza 1978)


Il libro di Finley è articolato in cinque capitoli, dedicati rispettivamente a un aspetto specifico della civiltà micenea, più due Appendici su alcune questioni puntuali che riguardano l’approccio dell’autore rispetto alla tematica affrontata. 
Il Capitolo i, Omero e i Greci, chiarisce la visione che i Greci avevano di Omero, e su che cosa egli rappresentasse per la loro storia. Nel Capitolo ii, Cantori ed eroi, l’autore concentra la sua attenzione sulle figure degli aedi e dei cantori, sul rapporto fra oralità e scrittura, e sulla definizione dei poemi omerici come “poemi eroici”. Il Capitolo iii, Ricchezza e lavoro, affronta il tema, nell’età micenea, dei ricchi e dei poveri, ossia la divisione della società in classi. Il Capitolo iv, Casa, parentela e comunità, discute del rapporto fra mentalità individuale e individualistica, tipica della società eroica omerica, e la collettività. Il Capitolo v e ultimo tratta il tema Moralità e valori presso gli Achei. Nella prima Appendice Finley discute sulla più o meno storicità e attendibilità dei poemi omerici come fonti storiche, condannando l’atteggiamento di prendere Omero alla lettera, considerando vera ogni sua testimonianza, dalla guerra di Troia alle figure mitiche al centro della sua opera. Nell’Appendice II, infine, lo studioso dibatte i risultati degli scavi a Troia, compresi quelli più recenti, rimarcando il fatto che dagli stessi non emerga assolutamente nessun elemento che deponga circa una distruzione della città da parte di truppe micenee, o di un lungo assedio. Gli scavi di Troia non gettano luce dunque sulla guerra di Troia di Omero. 
Il libro di Finley rappresenta ormai un classico degli studi del settore, imprescindibile per chiunque voglia approfondire il quadro storico di riferimento di Omero, e i limiti della sua testimonianza come fonte per la storia della Grecia arcaica nel passaggio dall'Età del Bronzo a quella del Ferro.

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