Boccaccio editore della "Commedia", Convegno: Boccaccio editore e interprete di Dante, Roma, Villa Altieri-Palazzetto dell'Anguillara, 28-30 ottobre 2013


All'interno del convegno, organizzato dal prof. Enrico Malato, dal Centro Pio Rajna e dalla Salerno Editrice, dedicato alla figura di "Boccaccio editore e interprete di Dante" (Roma, Villa Altieri-Palazzetto dell'Anguillara, 28-30 ottobre 2013) - nel pdf di sopra il programma dettagliato del convegno -, il sottoscritto presenterà l'ultimo dei suoi studi consacrato al certaldese editore della Commedia. La mia tesi, già approfondita in studi pubblicati, è che l'influenza di Giovanni Boccaccio nella tradizione manoscritta della Commedia, a differenza di quanto sostenuto da Giorgio Petrocchi nella formulazione del suo canone editoriale secondo l'antica vulgata, è minima e decisamente marginale; in ogni caso tale da non giustificare in nessun modo l'esistenza di uno "sbarramento cronologico" fra un prima e un dopo Boccaccio. 
In uno studio di imminente pubblicazione - precisamente nel volume degli Atti del convegno in questione - si forniranno ulteriori prove, che nel convegno si presentano brevemente, circa l'assenza di errori o lezioni imputabili all'edizione dantesca del certaldese in ampi settori della tradizione della Commedia, e in particolare nei settori di più ampia diffusione come il Gruppo del Cento, o anche in settori periferici quali la tradizione settentrionale (β di Petrocchi, ossia Urb e affini). Tutto ciò conferma, come si diceva, l'inesistenza dello sbarramento cronologico del Boccaccio, e smentisce pertanto la giustificazione testuale a base dell'edizione di Giorgio Petrocchi. Una nuova edizione del poema dantesco pertanto, non solo è possibile, ma è necessaria, su basi testuali e su premesse diverse e alternative a quelle enunciate da Petrocchi.

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